Nella nostra guida pratica scopri il funzionamento del Credito d’Imposta 2020 Beni Strumentali, chi può richiederlo e quali beni sono agevolabili con il bonus fiscale.

Introdotto dalla Legge di Bilancio 2020 il nuovo Credito d’Imposta Beni Strumentali si rivolge alle imprese che hanno deciso di investire nell’acquisto di beni materiali e immateriali e sostituisce l’Iper Ammortamento e il Super Ammortamento.

Chi può beneficiare del credito d’imposta 2020 beni strumentali?

E’ davvero molto ampia la platea di chi può beneficiare del Credito d’Imposta 2020 Beni Strumentali. Dalle startup ai professionisti anche in regime forfetario.

Ecco le imprese che possono usufruirne:

  • le imprese residenti in Italia, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito;
  • le organizzazioni stabili di soggetti non residenti, cioè le imprese che hanno una sede fissa di affari per mezzo della quale esercitano in tutto o in parte la loro attività in Italia.

Sono escluse dall’agevolazione Beni Strumentali 2020:

  • le imprese in liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa;
  • i destinatari di sanzioni interdittive che derivano dalla violazione delle norme sulla responsabilità amministrativa delle persone.

beni strumentali

In cosa consiste il Bonus Beni Strumentali?

Sono due le tipologie di beni che si possono acquistare, dal 1 gennaio al 31 dicembre 2020 con aliquote differenti a seconda della tipologia d’investimento, potendo poi contare sull’incentivo fiscale previsto dalla misura Beni Strumentali 2020:

  • beni strumentali all’esercizio aziendali (ex super ammortamento)
  • piani di digitalizzazione (ex iper ammortamento)

Sono inoltre considerati ammissibili gli investimenti realizzati entro il 30 giugno 2021, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2020 l’ordine sia stato accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di un acconto in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.

Rispetto alla precedente misura di super ammortamento e iper ammortamento che prevedeva un massimo di 24 mesi per la consegna, cambia oggi anche la tempistica che disciplina la consegna entro un massimo di 18 mesi.

1. Credito d’Imposta per Beni Materiali (ex Iper Ammortamento)

Per gli investimenti in Beni Materiali (precedentemente agevolati con l’iper ammortamento) funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese secondo il modello Industria 4.0 ((allegato A, legge 11 dicembre 2016, n. 232) il credito d’imposta è ammesso:

  • per il 40% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
  • nella misura del 20% per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro, fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro.

Consentono inoltre l’agevolazione anche gli investimenti effettuati tramite contratti di locazione finanziaria. In questo caso si ammette il costo che il locatore ha sostenuto per l’acquisto dei beni materiali.

Questo bonus fiscale è riservato alle imprese e, per investimenti a partire da 300.000 euro è d’obbligo l’attestazione di conformità che deve essere prodotta da un perito, una società accreditata o un ingegnere.

2. Credito d’Imposta per Beni Immateriali (ex Super Ammortamento Beni Immateriali)

Per quanto riguarda i Beni Immateriali  la nuova misura sostituisce il Super Ammortamento e riguarda gli investimenti in servizi e software digitali funzionali ai processi di trasformazione 4.0 (allegato B, legge 11 dicembre 2016, n. 232, come integrato dall’articolo 1, comma 32, della legge 27 dicembre 2017, n. 205).

L’agevolazione consiste nel Credito d’Imposta:

  • del 15% del costo nel limite massimo di costi ammissibili di 700.000 euro.

Sono ammesse anche le spese per servizi sostenute in relazione all’utilizzo dei beni attraverso soluzioni di cloud computing, per la quota imputabile per competenza.

 

3. Credito d’Imposta per Beni Materiali nuovi (ex Super Ammortamento Beni Materiali)

Per gli investimenti in Beni Strumentali nuovi, ovvero beni diversi da quelli compresi negli allegati A e B, il credito d’imposta è riconosciuto:

  • nella misura del 6% del costo e nel limite massimo di 2 milioni di euro.

In questo caso possono fruire dell’’incentivo sia le imprese sia i professionisti.

Il nuovo credito d’imposta beni strumentali è utilizzabile solo in compensazione, tramite cinque quote annuali, diminuite a tre per gli investimenti in software 4.0.

È inoltre cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi.

 

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