Il Decreto Liquidità, entrato in vigore per aiutare le imprese ad affrontare l’emergenza sanitaria, ha previsto una serie di prestiti bancari a cui potranno attingere anche le PMI. I prestiti sono coperti dalla società pubblica Sace, per le imprese più grandi, e dal Fondo garanzia per le PMI, per le imprese con meno di 500 dipendenti. In attesa dell’autorizzazione dell’Unione Europea e dell’aggiornamento di alcune procedure ci troviamo davanti ad una vera e propria corsa contro il tempo.
Come accedere ai prestiti per ottenere liquidità immediata
I prestiti offerti dal Sace e dal Fondo garanzia per le PMI possono essere richiesti da tutte le imprese, di qualsiasi dimensione, comprese anche le Partite IVA. Una quota di questi prestiti, pari a 30 miliardi di euro, è riservata alle PMI fino a 250 dipendenti e con un fatturato fino a 50 milioni (o totale di bilancio fino a 43 milioni). Queste imprese, però, devono aver già utilizzato il prestiti coperti dal Fondo di garanzia PMI. L’obiettivo è quello di immettere liquidità immediata nel sistema per aiutare le imprese a coprire i costi e le spese sostenute in questo periodo. Questi prestiti, insieme ad altri strumenti come il microcredito, rappresentano degli aiuti da parte dello Stato per la ripresa delle attività economiche.
Cosa prevede il prestito?
L’ammontare totale dei prestiti è pari a 200 miliardi di euro. I prestiti sono a sei anni, con pre-ammortamento fino a 24 mesi. Sono previste tre fasce di garanzia che si differenziano in base alle dimensioni delle aziende:
- 90% per imprese fino a 5 mila dipendenti e con fatturato fino a 1,5 miliardi di euro
- 80% per imprese con più di 5 mila dipendenti oppure con un fatturato tra 1,5 e 5 miliardi di euro
- 70% per imprese con un fatturato superiore a 5 miliardi di euro
In ogni caso, l’importo del prestito non potrà essere superiore al maggiore di: 25% del fatturato dello scorso anno e del doppio dei costi del personale dell’impresa relativi allo scorso anno, come da bilancio o da dati certificati.
Per quanto riguarda le PMI e i lavoratori autonomi, la garanzia prevede il 100% della copertura per finanziamenti fino a 25 mila euro. Per le piccole medie imprese che invece hanno ricavi fino a 3,2 milioni di euro, la copertura è del 90%. La copertura del 100% può essere ottenuta da queste imprese se l’ulteriore 10% è garantito dai consorzi fidi privati.
Come richiederlo?
Al fine di ottenere liquidità immediata, la procedura che devono seguire le imrpese più grandi risulta essere un pò più complessa in quanto richiede maggiori requisiti. Le imprese fino a 5 mila dipendenti invece godono di una procedura semplificata, con la sola istruttoria di banca e Sace sulla base del proprio bilancio.
Per le procedure relative ai prestiti di 25 mila euro, non sarà necessaria una valutazione del merito di credito del beneficiario, basterà un’autocertificazione sui ricavi. Per quanto riguarda invece i prestiti alle PMI al 90% e al 90%+10% sarà necessaria un’istruttoria bancaria che valuterà solo la struttura economica – finanziaria dell’azienda.
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