A Settembre 2022 partirà il Bando MISE, Bando Blockchain, Intelligenza Artificiale (IA) e IOT. Si tratta di un Bando Nazionale con fondo totale di 45 milioni.  il suddetto non sarà specifico per una particolare industria, ma trasversale e coprirà dunque settori merceologici diversi. Per essere un fondo nazionale, l’importo dedicatovi è molto ristretto. Urge quindi, se si è interessati, partire a predisporre tutta la documentazione.

Soggetti Ammissibili

L’accesso al bando è aperto alle imprese italiane di qualsiasi dimensione, costituite in forma societaria e che esercitano:

  • attività industriali di produzione di beni e servizi agro-industriali, artigiani, di trasporto;
  • attività di servizio alle imprese che esercitano le predette attività;
  • centri di ricerca con personalità giuridica.
Le Specifiche

Gli argomenti trattati dal bando sono oggi più che mai attuali, sebbene siano complessi e pochi ne capiscono e padroneggiano la sostanza e le immediate applicazioni alla propria realtà.
Quando si parla di Internet of Things, in breve IoT, si fa riferimento a processi industriali dove una macchina viene monitorata o comandata a distanza attraverso programmi computerizzati. Molte aziende affidano oramai la manutenzione a sensori montati sulle macchine che indicano a un pannello di controllo – “dashboard”, spesso situato a grande distanza dalla macchina – eventuali malfunzionamenti. Il primo esempio sono le centraline elettroniche montate sulle autovetture di nuova generazione.

Invece, alludendo al termine Blockchain, la grande maggioranza di noi pensa subito alle criptovalute, che ne sono solo una applicazione, probabilmente non la più utile.
Il blockchain è un software dove gli utenti possono aggiungere informazioni che diventano indelebili, di proprietà dell’utente e che vengono condivise su un sistema decentralizzato. A titolo d’esempio, se si produce pomodori a chilometro zero, è interessante certificare su blockchain come viene fertilizzata la terra, quanta strada fa il prodotto sino ai banchi, quali sono le proprietà nutritive.
Un secondo esempio: se si lavora in un centro diagnostico, invece di refertare a scrittura o di fare diagnosi cartacee – oberando i medici di attività a valore aggiunto nullo – esistono strumenti di “speech to text” in cloud, che consentono di svolgere queste operazione “dettandole” vocalmente a un microfono ad hoc. Successivamente l’IA, tramite processo semantico, registra a sistema il testo vocale, fissandolo su blockchain, in modo da rendere tale file unico, immodificabile, fruibile e tracciando le informazione del medico che lo ha redatto. A questo punto, il referto sarà immediatamente fruibile dal sistema sanitario, senza necessità di ulteriori valutazioni.

Il termine Intelligenza Artificiale oggi viene particolarmente abusato; la macchina non è mai intelligente di per sé. Questo tema verrà trattato in un articolo la prossima settimana, con esempi pratici di come il Bando in questione fornisca spunti interessanti applicativi proprio a chi scrive bandi.

 

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