Credito d’imposta, nuova Sabatini e credito del Mezzogiorno sono le nuove agevolazioni per il settore agricolo. In questo articolo, approfondiamo tutte le caratteristiche necessarie per beneficiare degli incentivi.

CREDITO D’IMPOSTA

La Legge di Stabilità 2020 ha stabilito la sostituzione degli incentivi del super e iperammortamento con il credito d’imposta. Questa nuova misura di agevolazione fiscale per investimenti in macchinari agricoli più innovativi. L’obiettivo è quello di incentivare i nuovi investimenti da parte della aziende in beni strumentali nuovi e ordinari e in tecnologia 4.0.

I beneficiari

Possono accedere al credito d’imposta tutte le imprese agricole residenti nel territorio italiano, indipendentemente dalla forma giuridica o dal settore economico di appartenenza.

Inoltre, sono inclusi anche i contoterzisti, le imprese agricole, anche individuali, che si avvalgono del regime forfettario.

Il contributo

Il nuovo credito d’imposta per il 2021 prevede un contributo pari al:

  • 50% dell’investimento e fino a 2,5 milioni di euro per macchine agricole con tecnologia 4.0
  • 10% dell’investimento e fino ad un massimo di 2 milioni di euro per tutte le altre macchine agricole

Inoltre, le novità più rilevanti per il credito d’imposta 2021 sono:

  • la retroattività, come anticipato i benefici della nuova normativa partono infatti dal 16/11/2020 e coprono gli investimenti fino al 31/12/2021;
  •  il potenziamento delle aliquote agevolate, il credito d’imposta per gli investimenti in beni materiali/immateriali “generici” è del 10% per il 2021, mentre nel 2022 tornerà al 6%;
  • l’accorciamento del periodo di fruizione, è infatti utilizzabile in 3 rate annuali di pari importo, esclusivamente in compensazione a mezzo F24.

Quali macchine agricole rientrano nel credito d’imposta?

Bisogna fare una distinzione:

  • Tutte le macchine agricole nuove, indipendentemente dal loro livello tecnologico rientrano tra i beni ordinari e possono godere del contributo del 10%;
  • Solo le macchine agricole dotate di tecnologia 4.0 rientrano tra i beni 4.0 e possono godere del contributo del 50%

Per quanto riguarda i trattori e le mietitrebbie, le dotazioni necessarie per rientrare tra i beni 4.0 sono le seguenti:

  • Telematica con funzione di trasferimento dati
  • Sistema di guida automatica – idraulica o con motorino elettrico al volante

Per tutte le altre macchine agricole, le dotazioni variano a seconda della natura della macchina, ma restano comunque validi i due vincoli fondamentali dell’automazione e dell’interconnessione.

Come funziona?

Per poter accedere al credito d’imposta, l’azienda è tenuta a produrre un’autocertificazione in caso di investimento inferiore a 300.000 euro, anche se noi di LG&Partners garantiamo la perizia anche al di sotto di tale importo; in caso contrario, se l’investimento è superiore a 300.000 euro, è d’obbligo una perizia tecnica attestante che il bene possiede caratteristiche tecniche tali da includerlo tra i beni 4.0.

In aggiunta, è possibile usufruire del credito in 3 anni, in quote di pari importo, a partire dall’anno successivo a quello di entrata in funzione della macchina.
Pertanto, se nel 2021 si acquista e si mette in funzione un trattore 4.0 da 100.000 euro, è possibile recuperare un totale di 50.000 euro, in quote da 16.666 euro all’anno, a partire dal 2022. A partire dal mese successivo all’interconnessione.

Se poi, entro il 31 dicembre del secondo anno successivo a quello di effettuazione dell’investimento i beni agevolati sono venduti a terzi, il credito d’imposta è corrispondentemente ridotto escludendo dall’originaria base di calcolo il relativo costo.

Scadenza

Il credito d’imposta si può utilizzare per gli investimenti effettuati dal 16 novembre 2020 fino al 31 dicembre 2021.

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NUOVA SABATINI

Per il periodo 2020-2025, è stata finanziata la nuova Sabatini per un importo complessivo di 540 milioni di euro. La nuova Sabatini è una misura volta a sostenere le imprese che richiedono finanziamenti bancari per investimenti in nuovi beni strumentali, macchinari, impianti, attrezzature di fabbrica a uso produttivo e tecnologie digitali.

I beneficiari

Si rivolge a tutte le micro, piccole e medie imprese presenti sul territorio nazionale, indipendentemente dal settore economico in cui operano. Sono ammessi tutti i settori produttivi, inclusi agricoltura e pesca.

Il contributo

Si tratta di un contributo a parziale copertura degli interessi pagati sul finanziamento, che equivalgono ad un risparmio sul valore dell’investimento pari a:

  •  7,7% su macchine agricole ordinarie
  • 10% su macchine agricole 4.0
  • 15,4% su macchine agricole 4.0 per le micro e piccole imprese ubicate nelle regioni del Sud

Quali macchine agricole rientrano nella nuova Sabatini?

Rientrano tutti gli investimenti in macchine agricole (trattori, macchine da raccolta e attrezzature) a patto che siano nuovi investimenti e non sostituzioni.
Il nuovo investimento deve essere finalizzato con un finanziamento dalla durata massima di 5 anni e il bene oggetto di contributo non può essere venduto prima di 3 anni di utilizzo.

Come funziona?

La procedura è piuttosto semplice. L’azienda è tenuta a presentare alla banca, o all’intermediario finanziario, unitamente alla richiesta di finanziamento, la domanda di accesso al contributo ministeriale, attestando il possesso dei requisiti e la conformità degli investimenti alle disposizione di legge. Le modalità di presentazione della domanda di accesso al contributo sono descritte nella sezione Beni strumentali (“Nuova Sabatini”) – Presentazione domande.
Per maggiori dettagli e per Il “Modulo di Domanda”, vi rimandiamo al sito del Ministero dello Sviluppo Economico  

Scadenza

L’azienda richiedente, per beneficiare del contributo nell’anno 2021, è tenuta a presentare la domanda e ricevere approvazione del finanziamento entro fine dicembre 2021. Successivamente, una volta stipulato il finanziamento, si hanno 12 mesi di tempo per il completare l’investimento.

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CREDITO DEL MEZZOGIORNO

Un ulteriore incentivo all’acquisto di macchine agricole nel 2021 è rappresentato dal Credito del Mezzogiorno, prorogato nella Legge di bilancio 2021 fino al 31/12/2022 per le regioni: Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo. L’obiettivo del contributo è quello di supportare e incentivare le imprese che investono nel Mezzogiorno.

I beneficiari

Si rivolge a tutti i titolari di reddito d’impresa che effettuano investimenti in beni strumentali da destinare alle aree produttive con sede in una delle Regioni sopra elencate. Pertanto possono accedere al Credito del Mezzogiorno ed ottenere il credito d’imposta le imprese di qualsiasi natura giuridica e dimensione a prescindere dal settore economico, incluso il settore agricoltura

Il contributo

Il credito d’imposta compete nella misura massima consentita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2014-2020 con una quota del:

  •  45% per le piccole imprese
  •  35% per le medie imprese
  •  25% per le grandi imprese

Quali macchine agricole rientrano nel credito del Mezzogiorno?

Rientrano tutti gli investimenti in macchine agricole (trattori, macchine da raccolta e attrezzature) che possiedano i seguenti requisiti:

  • Devono essere strumentali all’attività d’impresa e parte del ciclo produttivo aziendale;
  • Devono essere beni nuovi

Anche i beni acquisiti tramite leasing sono agevolabili, purché venga esercitata l’opzione di acquisto.

Come funziona?

Le imprese interessate devono presentare all’Agenzia delle Entrate un modello di domanda nel quale siano indicati i dati degli investimenti agevolabili. Successivamente, l’Agenzia delle Entrate, previa verifica dei dati dichiarati nella documentazione fornita, trasmetterà all’impresa il provvedimento di autorizzazione alla fruizione del credito d’imposta.

La scadenza

Il Credito del Mezzogiorno è applicabile su investimenti effettuati entro il 31 dicembre 2022.

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