Sono tante le aziende che non hanno le dimensioni sufficienti per assumere un Direttore Finanziario (Temporary CFO). Spesso nelle piccole realtà non vi è, ad esempio, alcun collegamento tra la contabilità generale e il sistema di Fatturazione Elettronica.

RISULTATO: la gestione della liquidità oscilla tra scoperti di conto corrente (oramai carissimi, con tassi sopra al dieci per cento) a eccessi di liquidità temporanei. Questi, se programmati, avrebbero invece potuto sfociare in impieghi produttivi.

Si stanno dunque moltiplicando le offerte di “Temporary CFO”, professionisti che lavorano qualche giorno alla settimana in azienda sulla base di contratti di consulenza temporanei.

Il Ruolo del Temporary CFO

La prima cosa che un Temporary CFO fa recandosi in azienda è dunque l’Ottimizzazione dei Flussi di Liquidità: attività particolarmente significativa nei settori che hanno una complessa gestione del capitale circolante, quali ad esempio la grande distribuzione.

Nel caso di LG&Partners, limitiamo la nostra offerta di servizi di Temporary CFO a settori in cui aabbiamo esperienza industriale. L’intervento che il professionista può attuare richiede molto meno tempo se conosce bene le dinamiche del settore di appartenenza dell’impresa.

Una volta ottimizzata la gestione della liquidità, si passa ai rapporti con le banche. L’azienda otterrà condizioni migliori dalle istituzioni creditizie se può dimostrare una attenta gestione dei flussi finanziari.

Questo aspetto assume rilievo critico ora che i tassi sono in crescita: avere una posizione di scoperto di solo qualche giorno può cambiare in modo significativo i conti dell’azienda.

Il Temporary CFO deve avere evidentemente ottime qualità di empatia nei confronti dell’imprenditore; è già una decisione molto difficile per la piccola azienda quella di rendere partecipe un terzo di aspetti spesso delicati.

Gli interventi migliori sono quelli che prevedono un processo di “Passaggio delle Consegne” all’interno dell’azienda: un bravo Temporary CFO dovrà mettere il personale interno (in un periodo che verosimilmente coprirà dai sei ai nove mesi) nelle condizioni di continuare autonomamente il suo operato.

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